da Calcioblog di vieni_127
La Repubblica Ceca è una delle nazionali più antiche nel mondo, fu fondata con il nome di Boemia nel lontano 1901 e si affiliò alla FIFA due anni più tardi. Alla fine della prima guerra mondiale la federazione boema annesse alla sua attività i vicini slovacchi dando vita alla Cecoslovacchia. L’unione è rimasta in vita fino alla scissione dei due paesi avvenuta il primo gennaio 1993, in realtà la nazionale cecoslovacca ha smesso di esistere soltanto verso la fine del ‘93, una volta conclusasi la corsa, senza successo, verso i mondiali americani.
Nella sua lunga storia questa nazionale ha conquistato soltanto un titolo europeo, nel 1976 in Yugoslavia, battendo la Germania Ovest ai rigori. I piazzamenti sono invece molti, unita alla Slovacchia ha raggiunto per ben due volte la finale dei campionati del mondo ottenendo però due sconfitte contro l’Italia (1934) e contro il Brasile (1962), ha inoltre conquistato un oro (Mosca 1980) e un argento (Tokio 1964) olimpici. La Repubblica Ceca, che ha ereditato i titoli sportivi della Cecoslovacchia, viene ricordata per lo splendido exploit del 1996 in Inghilterra, in quell’occasione si arrese soltanto nei supplementari alla Germania piazzandosi seconda. Nell’ultimo europeo, disputato in Portogallo, era tra le favorite ma la sua corsa si arrestò in semifinale contro la Grecia poi vincitrice a sorpresa del torneo.
La Repubblica Ceca si è qualificata a questi europei vincendo il girone nel quale era presente anche la Germania. Sulla panchina ceca siede da sette anni ormai Karel Brückner, tecnico che già aveva fatto molto bene con l’Under 21 e prima ancora con la squadra che lo ha portato alla ribalta internazionale, il Sigma Olomouc. Sono stati molti i problemi che ha dovuto affrontare in vista di questo europeo, ha avuto infatti il compito di dare continuità ad una squadra orfana di due bandiere come Pavel Nedved e Karel Poborský, senza considerare l’assenza forzata per infortunio del gioiello e capitano Tomáš Rosický. Così ha deciso di puntellare la sua rosa di giocatori esperti con l’inserimento di giovani di belle speranze (Fotogallery).
I portieri saranno Petr Čech (Chelsea FC), Jaromír Blažek (1. FC Nürnberg) e Daniel Zítka (RSC Anderlecht).
In questo reparto non ci saranno sorprese, il portierone del Chelsea non ha rivali e sembra anche scontato visto il suo valore assoluto: se durante le qualificazioni la sua squadra ha subito solo 5 gol il merito è anche suo.
Il pacchetto difensivo è composto da Marek Jankulovski (Milan AC), David Rozehnal (S.S. Lazio), Tomáš Ujfaluši (Atletico Madrid), Zdeněk Pospěch (FC København), Zdeněk Grygera (Juventus), Michal Kadlec (AC Sparta Praha), Tomáš Sivok (AC Sparta Praha) e Radoslav Kováč (FC Spartak Moskva).
Tradizionalmente la difesa ceca è sempre stata molto solida. A orchestrare il reparto ci pensa il laziale Rozenhal affiancato dal solido Kováč, la sinistra è territorio riservato del milanista Jankulovski, mentre a destra durante le qualificazioni c’è stato il ballottaggio tra Grygera e Ujfaluši. Quest’ultimo però ha appena ricevuto i gradi di capitano, a farne le spese saranno o il terzino juventino o il centrale dello Spartak Moskva. Attenzione comunque anche alle giovani promesse Pospěch e a Kadlec, figlio di quel Kadlec capitano nella finale del 1996.
A centrocampo troviamo Tomáš Galásek (1. FC Nürnberg), David Jarolím (Hamburger SV), Jaroslav Plašil (CA Osasuna), Jan Polák (RSC Anderlecht), Marek Matějovský (Reading FC), Libor Sionko (FC København), Rudolf Skácel (Southampton F.C.)e Stanislav Vlček (RSC Anderlecht).
In questa zona del campo è sicuro di un posto da titolare il sempre affidabile trentacinquenne Galásek. L’assenza di Rosický spiana la via a Matějovský, giocatore da tenere d’occhio: dopo questo Europeo saranno molti i grandi club che gli daranno la caccia. Sulla sinistra l’erede di Nedved, non solo dal punto di vista tattico ma anche da quello estetico, sarà Plašil. A seconda dell’andamento delle partite poi Brückner potrà scegliere se utilizzare un giocatore più estroso come David Jarolím oppure uno capace di dare più garanzie in fase difensiva come Polák.
In attacco, a fare compagnia al gigante Jan Koller (1. FC Nürnberg) ci saranno Martin Fenin (Eintracht Frankfurt), Milan Baroš (Porsmouth FC) e Václav Svěrkoš (FC Baník Ostrava).
Se Koller, autore di una doppietta anche nell’ultima amichevole contro la Lituania, è sicuro di scendere in campo, il ruolo di seconda punta è quanto mai in bilico. La logica lascerebbe pensare che spetterebbe a Baroš ma nessuno si stupirebbe se alla fine la spuntasse il giovanissimo Fenin, giocatore che è stato nel mirino della Juventus ma che poi è finito in Germania all’Eintracht Frankfurt dove tutti si sono presto accorti delle sue doti avendo esordito con una tripletta. Ha anche partecipato ai mondiali Under 20 in Canada trascinando la sua nazionale fino in finale poi persa con l’Argentina, partita nella quale fu anche autore di un gran gol in girata.
Insomma, la Repubblica Ceca resta un squadra tignosa e attrezzata per mettere in difficoltà chiunque. Il girone non è semplicissimo ma certamente tra le quattro è la favorita, bisogna però considerare che avere i padroni di casa intorno non è mai bello in questo genere di competizioni. Probabilmente la chiave per passare il turno sarà rappresentata dalla partita dell’11 giugno contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Se poi dovesse riuscire a togliere la gioia della vittoria della gara inaugurale agli elvetici allora per il passaggio del turno non ci saranno assolutamente tribolazioni.
Gruppo A: Svizzera - Rep.Ceca - Portogallo - Turchia
Repubblica Ceca - 1 Petr Čech 2 Zdeněk Grygera 3 Jan Polák 4 Tomáš Galásek 5 Radoslav Kováč 6 Marek Jankulovski 7 Libor Sionko 8 Martin Fenin 9 Jan Koller 10 Václav Svěrkoš 11 Stanislav Vlček 12 Zdeněk Pospěch 13 Michal Kadlec 14 David Jarolím 15 Milan Baroš 16 Jaromír Blažek 17 Marek Matějovský 18 Tomáš Sivok 19 Rudolf Skácel 20 Jaroslav Plašil 21 Tomáš Ujfaluši 22 David Rozehnal 23 Daniel Zítka Ct: Karel Brückner
venerdì 30 maggio 2008
Speciale Euro2008: la Repubblica Ceca, senza i grandi vecchi del passato, riparte dai giovani
le ca22ate sono opera di il Bardo scritte alle 21:47
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