Anche nell’esordio della seconda “squadra di casa”, l’Austria, arriva una sconfitta di misura. A beneficiare dei tre punti questa volta è la Croazia, che passa subito al 4 minuto con un calcio di rigore realizzato da Modric e concesso giustamente dall’arbitro per il netto atterramento di Ivica Olic. Ci si aspettava una partita a senso unico, tutta sbilanciata in favore della squadra croata con gli austriaci sparring partner impegnati a non fare brutta figura, ma il copione tattico non rispetta le previsione. (Fotogallery)
I padroni di casa sono sostenuti dal pubblico dello stadio di Vienna, ma dimostrano tutta la loro pochezza. Il problema è che la Croazia offre una prestazione decisamente deludente, sotto ritmo per gran parte del primo tempo e nonostante questo in netto calo fisico nel secondo. La fortuna dei croati è riuscire a sbloccare il risultato in avvio, complice l’ingenuità di Aufhauser che stende Olic in maniera scriteriata. La trasformazione di Modric non è particolarmente brillante, ma sufficiente a superare Macho.
I tiri nello specchio della porta austriaca si esauriscono praticamente qui e la partita si trascina nella noia con errori da entrambe le parti in fase di impostazione, onestamente prevedibili quelli austriaci, decisamente inaspettati quelli della Croazia che dovrà dare il meglio di sè per superare un girone che vede coinvolte anche Germania e Polonia. Delude Petric, l’attaccante è irriconoscibile, lontanissimo dal giocatore che siamo abituati a vedere in Bundesliga. Generoso Olic, decisivo in occasione dell’assegnazione del rigore, complessivamente il croato che si batte meglio è l’esterno d’attacco Srna, comunque incapace di offrire un cross decisivo per la testa dei suoi compagni.
Nico Kovac, capitano e leader della squadra, ricopre il ruolo di registra di centrocampo, ma con scarsa vena. L’effetto sul gioco è soporifero, spezzettato da errori e rallentato. L’Austria fa quello che può per tutta la gara e il non doversi preoccupare della inesistente pressione offensiva degli avversari gli consente di avanzare pericolosamente il baricentro specialmente nell’ultimo quarto di gara.
I cambi di Hickersberger (Vastic per Saumel, Kienast per Linz e Korkmaz per Gercaliu) danno impulso alla manovra, sostenuta dal migliore in campo per gli austriaci, l’esterno offensivo del Werder Brema Martin Harnik che mette più volte in difficoltà uno spento Simunic. Il pareggio sperato non arriva, seppure Pletikosa sia costretto dalla sua disattenta difesa ad un paio di interventi, uno in particolare su Korkmaz, che si rivelano decisivi.
Germania - Polonia potrebbe dare la conferma che la Croazia rischia di trovare grosse difficoltà nel cammino verso i quarti di finale.
domenica 8 giugno 2008
Austria - Croazia 0-1: Modric di rigore, ma gli uomini di Bilic deludono
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
... dicci la tua ...